Prati incolti, aiuole infestate, campagne abbandonate, campagne elettorali, modifiche sotto banco, ribaltini, ribaltoni, onorevole ignoranza, diversamente democratici, arroganza gratuita, ecc.
Strani tempi quelli odierni del: "io so io e voi non siete un caxxo"
Può bastare guardarsi intorno per capire cosa c'è da fare e guardare le stelle per capire quanto piccoli siamo e quanto poco rimaniamo. Che sia il caso di usare al meglio il tempo di cui disponiamo?
Certo per qualcuno sono argomenti alieni, nel 2015 c'è chi è rimasto fermo al 1985 (quando va bene).
Siamo ancora al "noi" e "voi", gli uni contro gli altri, discorsi da bar, sempre meno bar, sempre più sale slot.
Sempre più voglia di comunicare, ma sempre più vergogna o pigrizia nel farlo; allora campo libero ai social network spesso scambiati come ricettacoli della verità assoluta. Qui fioriscono saggi tutti i giorni, a cui basta "smanettare" un pò in rete e seguire la corrente del "condividi se sei d'accordo" così tutti i problemi si risolvono con un click. Se ne vedono e leggono di tutti i colori.
Siamo coperti da spazzatura mediatica, manipolazioni, interpretazioni, ecc.
L'apparire conta più dell'essere? Per qualcuno si. Ma l'apparenza dura meno dell'essenza e lo capiscono anche i bambini.
L'era della presunzione, tutti sanno i caxxi degli altri, ma guai a offrire un aiuto disinteressato. Un gesto di generosità è visto come un pericolo. "Chissa cosa c'è sotto..." si pensa.
L'era dei furbi, dei falsi miti, dei falsi amici, dei falsi invalidi; se non freghi gli altri sono gli altri che ti fregano.
Ogni tanto, anche solo per qualche minuto, fa bene spegnere tutto e accendere il cervello per individuare la vera importanza.
Provare per credere...