mercoledì 23 ottobre 2013

Il rilancio delle Valli del Natisone passerà per l'alta tensione?

Poco tempo fa un quotidiano titolava:  "Trasporti, le Valli sono in allerta" l'articolo trattava del rischio ai "tagli" al trasporto pubblico locale e della presa di posizione dell'ex sindaco di San Leonardo per difendere il servizio e definire una strategia di contrattacco. Nulla di male, però ci sono problemi più gravi che incombono sulle Valli del Natisone, vedi il passaggio dell'elettrodotto Okroglo-Udine che, sdrammatizzando, si potrebbe battezzare Okroglodotto.
Scherzi a parte il problema è di non poco conto, se ne è discusso a San Pietro al Natisone ed è molto sentito anche nella vicina Slovenia.
Il progetto è giustamente molto temuto dalle popolazioni, visto l'impatto ambientale, i dubbi sull'effettiva utilità ed i possibili danni che potrebbe arrecare.
Per cui sarebbe il caso di tenere sotto controllo le intenzioni su questo deturpamento, diffondere quante più notizie possibile in merito e muoversi in tutte le direzioni da subito, senza aspettare che sia troppo tardi. Certo nessuno può garantire nulla, ma sarebbe davvero vergognoso dover sentire le solite frasi "...se ci fossimo mossi prima...", "...non sapevo nulla...", "...è stato un fulmine a ciel sereno..." ecc.
Considerato che nell'articolo si sottolinea il problema (annoso) dello spopolamento vien da pensare che la "mazzata" per le Valli verrebbe dal trasporto di alta tensione più che dallo scarso trasporto pubblico.
Se poi il tipo di problema non dovesse "piacere" ci si può sempre orientare su quello dell'attività estrattiva, anche questo molto "sentito" (a volte anche acusticamente...) e quasi dimenticato... o no?


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