Tralasciando critiche e/o attegiamenti prevenuti, ma i risultati concreti sono sotto gli occhi di tutti (promiscui e non...); in venti mesi la situazione provvisoria e di emergenza è rimasta immutata. Anche volendo è impossibile lodare quanto (non) fatto da chi ha precisi obblighi e responsabilità. In questi lunghi mesi, chi ha seguito le vicende e vicissitudini, ha potuto verificare come sia stato detto tutto ed il contrario di tutto, come siano stati presi impegni poi disattesi, fatte promesse non mantenute.
Una cosa è ammirevole (non in senso positivo...): l'abilità e la capacità di "fregarsene" di chi può e deve decidere in casi delicati ed importanti come quello della scuola. Per irresponsabilità, incapacità o entrambe, si è demandato ad altri il compito di risolvere la situazione, si sono perse occasioni e contributi, si è perso tempo e credibilità. Eppure tutte queste cose sembrano non sfiorare minimamente la coscienza di chi amministra. Non si accorgono neppure della grande occasione che avevano per poter ben figurare, invece di rema contro la scuola ed allo stesso tempo si spendono somme inutili ed esagerate. Si posticipa il più possibile qualsiasi intervento logico, necessario ed utile.
L'opinione comune forse neanche sa quanti soldi in più (soldi di tutti...) si spendono solo perchè non c'è la reale volontà di dare adeguati spazi ad una scuola che vorrebbero vedere chiusa, ma che invece ha sempre aperto le porte a tutti e che ha una "forza" che no riusciranno a distruggere così presto come credono.
Nessuno si chiede cosa succederebbe se i ruoli si invertissero? Se malauguratamente dovesse toccare la stessa sorte all'altra scuola, si accetterebbe di condividere gli spazi? Si accetterebbe l'aiuto che verrebbe sicuramente offerto dalla bilingue o si rifiuterebbe per orgoglio?
Ciò che demoralizza e preoccupa molti genitori è il fatto che nonostante le numerose sollecitazioni ed inviti a tutti i livelli istituzionali e di qualunque "colore" chi doveva muoversi non l'ha fatto e non lo fa. Sono i fatti a testimoniarlo.
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