Auguri a tutti i papà. La ricorrenza di oggi invita a riflettere sulla figura del padre, su come sia cambiata nel corso degli anni e su quanto sia importante seguire i figli. A coloro che hanno bimbi piccoli e che sono "assenti" l'invito è quello di riflettere su cosa stanno perdendo e sacrificando per lavoro, svago, noia o altro... Anteporre il lavoro o altri impegni prorogabili o secondari ai figli è un grosso errore. Gli anni più belli, probabilmente sono i primi dieci circa, poi (dicono) arrivano quelli un pò più "difficoltosi". Se è così penso sia doveroso godersi quelli migliori e prepararsi ad affrontare nel migliore dei modi quelli più "intricati". Credo sia sbagliato pensare "è troppo piccolo, non capisce ancora", "adesso non ho tempo", le piccole cose, i brevi momenti vissuti sia assieme che distanti, saranno ugulmente ricordati; tanto vale "sacrificare" un pò del proprio tempo per dedicarlo ai figli e far si che i momenti da ricordare siano per loro il più possibile sereni. A coloro che ancora non hanno figli, ma che ne vorrebbero, che sono indecisi, che si sentono ripetere "cosa aspetti?" il consiglio è di seguire il proprio "istinto" con una raccomandazione: non fateli se non li desiderate, non fateli perchè li fanno gli altri o perchè ve lo dicono gli altri. Essere papà è straordinario, cambia la vita ed il modo di vedere e pensare le cose, si ha la possiblità di imparare molto dai bambini, fanno riflettere sulle cose che si perdono crescendo e che invece andrebbero coltivate.
Educare non è facile, è sicuramente impegnativo e non si ha mai la certezza di aver fatto del proprio meglio, purtroppo solo il tempo può dare un responso e quando arriva non è modificabile: quel che è fatto è fatto. Per cui ascoltiamo, insegnamo, giochiamo coi bambini, sono il nostro futuro, la nostra ricchezza ed i genitori di domani, non dimentichiamolo.
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