Nel precedente incontro organizzato dal movimento Free Planine, non erano emerse le intenzioni "edificatorie", affermando che fosse giusto consentire, a chi ne avesse avuto l'intenzione, di avviare delle attività di tipo agrituristico.
Dal lungo incontro di ieri sera è emerso un pò più chiaramente l'intento che sarebbe quello di consentire la realizzazione di agriturismo, parcheggi, piazzole di sosta per camper, parco giochi per bambini con annessa piscina, percorsi ginnici, ecc.
La dettagliata relazione del professionista incaricato, in sintesi, ha evidenziato l'intenzione di migliorare la viabilità, le piazzole di sosta, valorizzare i siti di interesse, nonchè valorizzare e tutelare l'ambiente; interventi che sarebbe opportuno estendere a tutto il territorio valligiano.
La nota stonata deriva dal contrasto tra la tutela e valorizzazione del territorio (condivisa da tutti) e l'edificazione di una parte di quello stesso territorio che si vuole tutelare.
Molte domande hanno riguardato il motivo per cui non si pensi ad un recupero delle numerose costruzioni vuote presenti sul territorio anzichè realizzare nuove strutture oppure sul motivo per cui si voglia realizzarle proprio su questi prati. Ad avvalorare la tesi del recupero sono stati portati due esempi di agriturismo realizzati a San Leonardo, entrambi hanno modificato e migliorato fabbricati già presenti e l'investimento sta dando i suoi frutti.
Nel corso della serata sono emerse parecchie contraddizioni ed incoerenze: si lamenta la chiusura di alcuni esercizi ed allo stesso tempo si sostiene una nuova iniziativa agrituristica. Non è stato molto chiaro l'atteggiamento di chi si è scagliato contro una proposta/invito ad elargire dei contributi per l'agricoltura e l'agriturismo soprattutto in un territorio "svantaggiato" come quello valligiano.
Purtoppo non sono mancati inutili interventi da coloro che venendo da "fuori" criticano il valligiano visto come "ostile", ma si dimostrano alla stessa stregua creando le stesse divisioni che osteggiano.
Il dibattito si è poi spostato sugli "attriti" tra chi la pensa in un modo, chi in un altro e chi non pensa... non riferendosi alla variante al piano, ma a questioni politiche e/o personali.
Purtroppo non è mancato chi ha estratto dal cilindro la solita questione della minoranza slovena, che nulla ha a che vedere con l'argomento della serata e che dimostra, ancora una volta, che c'è chi ha paura che una minoranza slovena renda sloveni tutti coloro che vivono in quel comune. C'è da augurarsi che la loro coerenza respinga e rifiuti i contributi che, per legge, vengono elargiti e che a volte vengono spesi in opere "estranee" al motivo per cui vengono erogati.
La sensazione è che questa tanto discussa variante non convinca molto nessuno, anche perchè non è stata approvata pur essendoci tutte le condizioni per farlo. Sembra che si voglia modificare il parere negativo espresso da buona parte della popolazione.
Complimenti ottimo articolo.
RispondiEliminaGrazie dei complimenti
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