Il solito consigliere regionale cerca di riaccendere gli anima sulla questione delle minoranze. Parla di pioggia di soldi, di un tavolo di confronto per capire come i fondi destinati alle minoranze linguistiche vengono utilizzati e se il territorio ne tragga o meno benefici..... Sembra strano che un consigliere regionale di maggioranza non sia al corrente di certe questioni e debba presentare un interpellanza. Parla di "spending review" che, vista l'avversione ad altre lingue, dovrebbe dire "revisione di spesa" dicendo che in tempi di crisi è doveroso che i sacrifici investano tutti i cittadini, ma questi sacrifici si applicano anche ai politici?
Dalla stampa locale il consigliere pare affermare che "la minoranza slovena sembra godere di contributi statali per complessivi 17 milioni di euro...". Il "sembra godere" non equivale al "gode" ed è un stranezza che non sappia con certezza quanto, dove e come si spendano. Una semplice ricerca in rete consente di verificare, chi ha ricevuto contributi ed in che misura...... dichiarando, tra l'altro, di appartenere alla minoranza.
Nell'interpellanza pare chieda l'ammontare dei fondi provenienti dalla Slovenia..........
Le minoranze sono tutelate dalla Costituzione Italiana ed i fondi che vengono stanziati, come egli stesso afferma, sono statali. Sicuramente sarebbe utile verificare come vengono spesi i contributi, considerando anche che alcuni comuni che negano l'esistenza di una minoranza, ricevono e spendono i soldi ottenuti grazie a questa....
Inoltre mi pare che ci si batta anche per la tutela della lingua friulana ed anch'essa è tutelata dalla legge sulle minoranze, come mai non ci si scaglia anche contro questi "sperperi"?
Nella recente visita della vicepremier slovena Ljudmila Novak, il sindaco di Cividale del Friuli, comune in cui è riconosciuta la minoranza (https://docs.google.com/open?id=0B1MX5B4mrcD2bnZyYW9mTmk5OFU), ha promesso massima apertura agli sloveni (http://www.dom.it/balloch-promette-massima-apertura-agli-sloveni/)......
Comunque sia la presenza di minoranze linguistiche in Friuli (tedesca e slovena) è un vantaggio, un patrimonio da sostenere e tutelare, non da usare per "dividere".
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