L'intervento dei Mladi Benečani al Dan emigranta
Illustri rappresentanti delle autorità, graditi ospiti,
innanzi tutto vi auguriamo un felice anno nuovo.
Ringraziamo
le organizzazioni slovene e tutti coloro che da sempre collaborano al
successo di questa iniziativa per averci affidato il discorso del
51esimo Dan emigranta.
Il nostro gruppo è nato con l'obiettivo di
difendere e proiettare nel futuro i diritti conquistati nel tempo dalle
generazioni che ci hanno preceduto; quelle generazioni che, nonostante
le enormi pressioni politiche e un tentativo capillare di assimilazione,
hanno saputo trovare gli strumenti grazie ai quali noi ancora oggi
conosciamo la nostra lingua e la nostra cultura slovena. Siamo la prima
generazione in assoluto in provincia di Udine che, dopo più di un secolo
di ostilità in questo senso, ha avuto la possibilità di istruirsi anche
in sloveno. Per questo dobbiamo ringraziare la scuola bilingue di San
Pietro. Proprio la recentissima storia dell'istituto bilingue dimostra
che
la difesa di certi diritti acquisiti affinché restino tali anche per
le generazioni future comporta, da parte nostra, un impegno continuo e
costante. Ci riferiamo alle difficoltà legate alla sua sede e agli
attacchi talvolta subdoli, altre volte aperti e strumentali, che
l'Istituto subisce da una precisa parte politica. Da solo però il nostro
impegno non è sufficiente. Sollecitiamo quindi tutte le autorità perché
trovino una soluzione rapida al problema della bilingue. È evidente a
tutti che, in questo senso, la razionalità imporrebbe che agli alunni e
al personale della scuola venga assegnata la sede del “College”, una
struttura già idonea e che altrimenti sarebbe inutilizzata.
L'articolo completo del Novi Matajur
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