Dopo aver letto dell'ennesimo incontro per la soluzione della situazione della Scuola Bilingue tutto è chiaro. Esclusi docenti e famiglie interessate, a pochi o quasi a nessuno interessa davvero risolvere la situazione. Da quanto emerge dall'ultimo incontro con l'ennesimo commissario pare che non si possa utilizzare e ristrutturare il College per destinarlo alla Scuola Bilingue a causa della non trasferibilità dei fondi CIPE. E' l'ennesima dimostrazione di come in Italia la logica non esista; i fondi ci sono, poi vengono bloccati da un patto di stabilità (imposto dagli alieni?), si commissiona un progetto consapevoli che non risponderà alle esigenze della Scuola per numero di iscrizioni in aumento, per spazi (in)disponibili e per carenti condizioni di sicurezza stradale. Ma non importa. L'importante è blaterare, tanto chi sta fuori dal problema non percepisce il disagio.
In un paese "normale" le cose che funzionano, che riscuotono successo (e i numeri parlano da soli...) vengono sostenute, agevolate; in Italia no. Se qualcosa funziona non va bene, non è accettabile; nel caso specifico dai vari Governi susseguitisi fino all'amministrazione comunale tutti hanno remato e remano contro (ognuno a modo proprio). C'è da essere orgogliosi di questo? C'è qualcuno che abbia il coraggio di dire vengono rispettati e fatti rispettare i diritti di tutti? Oppure è più verosimile affermare che siamo tutti diversi di fronte alla legge?
Ad essere corretti fino in fondo e per garantire a tutti l'incolumità e la sicurezza nelle scuole, sarebbe opportuno verificare le rispondenze alle norme antisismiche di tutti i plessi scolastici, la presenza di eternit o eventuali carenze importanti. Cosa succederebbe se per ipotesi, venissero a mancare le condizioni di sicurezza anche in altre scuole? Verrebbe emessa un ordinanza di sgombero? E dove verrebbero "stipati" docenti ed alunni?
A parte queste provocazioni, è possibile che non ci si renda conto che le scuole portano anche dei benefici economici sul territorio comunale?
La scusa del "non si può fare" non è credibile.
Quello che appare chiaramente è l'incapacità di chi dovrebbe occuparsi di questi aspetti e l'arroganza di non ammetterlo.
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