Ieri sera 28 maggio si è tenuto l'incontro con l'assessore regionale Panariti, i consiglieri regionali Shaurli e Cremaschi presso la sala consiliare di San Pietro al Natisone.
La direttrice scolastica, nel suo intervento, ha sottolineato le grandi e numerose difficoltà a cui la scuola tutta deve far fronte ogni giorno e ad ogni inizio d'anno scolastico. Il disagio della dislocazione della scuola in tre edifici distinti, fa si che anche il semplice maltempo causi enormi difficoltà a insegnanti, collaboratori ed alunni. La mancanza di adeguati spazi ha obbligato la restituzione della lavagna multimediale ricevuta lo scorso anno.
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Una rappresentanza del comitato genitori ha sinteticamente ricordato le difficoltà enormi nel relazionarsi con l'amministrazione che, a differenza di quanto espresso ieri dal sindaco, non ha sempre appoggiato la causa creando non poco reazioni. I genitori che conoscono bene e da vicino la situazione, ricordano amaramente certi incontri a vuoto, certe promesse svanite e le varie uscite poco felici (per non dire altro...). Oltre a questo atteggiamento, è stato sottolineato il fatto che sistemare la vecchia sede non è la soluzione migliore: è certo che gli spazi non saranno sufficienti ad accogliere tutta la scuola, mancheranno la palestra e gli spazi per laboratori, gli spazi esterni sono compressi ed emergono numerose altre criticità che, qualora ci si ostinasse a seguire quella strada, darebbero alla luce una scuola carente, seppur "nuova".
A tal proposito è stato giustamente sottolineato come sin dall'inizio i genitori abbiano proposto una soluzione alternativa che vedeva nella sistemazione del College (Casa dello Studente) la soluzione migliore e più economica. Infatti la struttura è già antisismica, è dislocata vicino alle altre scuole in una zona che ben si presta anche ad eventuali e necessari ampliamenti. Tutto questo è stato a suo tempo messo nero su bianco, con tanto di preventivo di spesa, se pur sommario. La proposta non è mai stata presa in considerazione, e ad oggi non è chiaro il motivo (o forse si, ma sono supposizioni...).
L'invito rivolto ai rappresentanti regionali è stato anche questo: valutare la proposta di recupero del College e quindi uno "spostamento" dei fondi, sia per una questione di risparmio economico, sia per una "convivenza" e interazione anche con le scuole vicine.
Da parte dei consiglieri e dell'assessore regionale c'è stata la promessa di perseguire tutte le strade possibili al fine di trovare il modo per sbloccare i fondi e di conseguenza la situazione di "stasi".
Fra gli altri interventi c'è stato anche l'auspicio della nascita di una scuola media superiore bilingue, che "completerebbe" l'intero percorso scolastico e che attrarrebbe ancor più "utenti".
Concludendo: fortunatamente ("purtroppo" per alcuni...) la Scuola Bilingue non è fatta solo di muri, ma di una strordinaria interazione e collaborazione con le famiglie ed è per questo che ogni tentativo (più o meno velato) di scalfirne la validità è assolutamente vano.
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