martedì 27 settembre 2011

Post consiglio comunale San Pietro al Natisone

All'ordine del giorno del consiglio comunale di San Pietro c'erano due punti interessanti la scuola Bilingue: una mozione presentata dal gruppo di minoranza chiedeva la censura del termine "promiscuità", l'altra chiedeva al sindaco celerità nei tempi di adeguamento delle classi da destinare alle medie della Bilingue.
Il risultato, in entrambi i casi, non è stato a favore alla scuola. La richiesta censura del termine non c'è stata, anzi secondo me è stata rimarcata in modo più ampio. Dispiace constatare che qualora il termine usato fosse stato male interpretato, non c'è stato un immediato chiarimento anzi si è lasciato passare parecchio tempo e solo dopo essersi accorti del polverone sollevato si è pensato di partorire una nuova dichiarazione. Da una parte il gruppo di maggioranza ha tentato di chiarire che il termine non voleva essere usato in modo "offensivo", dall'altra c'è stata una ferma opposizione a ritirare o cancellare il termine. Non si capisce il perchè? Eccesso di orgoglio?
Nella dichiarazione ci sono poi riferimenti ad "aiuti" finanziari che, alla domanda specifica da parte della minoranza, nessuno ha saputo rispondere ed altre inesattezze come ad esempio quelle relative al nuovo pulmino, a dimostrazione che gli argomenti trattati sono poco conosciuti.
Nella dichiarazione si parla pure di attacchi mediatici e strumentalizzazione: da chi sono stati fatti gli attacchi? Da chi è stata sfruttata e strumentalizzata la situazione?
Forse ha spaventato la manifestazione fatta a suo tempo? O ha meravigliato il sit-in di protesta? Questi aspetti, che stanno a dimostrare la compattezza di genitori e scuola, forse danno fastidio perchè se i ruoli dovessero ribaltarsi, forse non ci sarebbe una tale mobilitazione.
La seconda mozione chiedeva l'impegno del sindaco di ultimare i lavori entro dicembre 2011 per consentire alle medie della Bilingue di svolgere almeno una parte dell'anno scolastico in aule e non in uffici. Niente da fare, anche in questo caso la maggioranza l'ha avuta vinta, infatti è stata cancellato il termine "entro il mese di dicembre 2011" sostituito con "in breve tempo" o qualcosa del genere. Il "breve tempo" non significa nulla, è soggettivo, può significare un anno, due anni, sei mesi... Intanto il tempo passa ed il disagio resta e ricade su bambini e ragazzi.
A questo punto non capisco cosa dia più fastidio:
- il fatto che, nonostante tutto, la scuola funziona? 
- che si impara (anche) la lingua Slovena?
- la Slovenia?
- l'aspetto della minoranza linguistica?
- l'appoggio ed il sostegno trasversale alla scuola?
- la qualità formativa?
- il pulmino nuovo? (che è privato...)

giovedì 22 settembre 2011

Consiglio comunale San Pietro al Natisone

Il consiglio comunale è stato convocato in seduta straordinaria per le ore 19:00 di lunedì 26 settembre 2011 presso la sede Municipale.
Fra i vari punti all'ordine del giorno ce ne sono due riguardanti la Scuola Blingue: uno riguarda la richiesta di censura relativa all'uso del termine "promiscuità" nella dichiarazione letta ed approvata dalla maggioranza in cui si negava la concessione di spazi alla Scuola Bilingue; un'altro punto riguarda la richiesta di celerità nell'eseguire i lavori per adeguare alcune aule da concedere alla media Bilinguepresso la scuola Dante Alighieri.
E' interessante notare come questo secondo punto punto sia in netto contrasto con quanto dichiarato nel comunicato della maggioranza di cui si richiede la censura.
Infatti mentre nella dichiarazione letta durante l'ultimo consiglio il gruppo di maggioranza esprimeva la contrarietà a concedere spazi agli alunni della Scuola Bilingue al fine di evitare problemi di "promiscuità" a seguito dell'incontro presso la Prefettura di Trieste è stato deciso che le medie della Scuola Bilingue verranno ospitate presso la scuola Dante Alighieri, per cui il sindaco deve trovare gli spazi che voleva negare. Davvero un ottima figura...
La richiesta del gruppo di minoranza sulla celerità degli interventi dovrà avere per forza una risposta in sede di consiglio per cui, se siete interessati, accorrete numerosi.

martedì 20 settembre 2011

Edilizia scolastica e scuola bilingue San Pietro al Natisone (UD)

Le scuole hanno riaperto le porte da sette giorni ed in rete si legge della disperata situazione in cui versano la maggior parte degli edifici scolastici: classi sovraffollate, edifici in pessime condizioni strutturali ed igieniche, mancanza di autorizzazioni in materia di sicurezza, barriere architettoniche e chi più ne ha più ne metta.
Il quadro che ne esce è davvero desolante.
Paradossalmente nel Comune di San Pietro al Natisone (UD) vi sono due realtà scolastiche statali: una bilingue e l'altra monolingue; gli spazi per quest'ultima risultano sovrabbondanti, mentre quelli per la bilingue risultano molto al di sotto del minimo legale. L'aspetto irritante è che lo spazio c'è (per tutti) ma l'amministrazione comunale vuole penalizzare a tutti i costi la scuola bilingue.
L'opposizione a concedere spazi espressa da sindaco e maggioranza è stata (per fortuna) “cancellata” da un invito “dall'alto” affinchè si trovino e si concedano gli spazi che speravano di negare.
Non dimentichiamo poi che i fondi per ristrutturare la sede della bilingue ci sono (circa 2 milioni di euro) però non c'è nessuna novità riguardo al progredire della progettazione, ai tempi, ecc.
In tutto questo prendere e perdere tempo il sindaco non si rende conto (forse) di quanti soldi in più sono e saranno spesi per “rattoppare” altre sedi, per adeguare classi o parti di edifici, ecc.
Considerata la “leggerezza” con cui viene affrontato il problema della scuola sorgono, inevitabilmente, dubbi sul fatto che i 2 milioni possano bastare, col rischio che ci si trovi un opera incompiuta ed in difficoltà nel reperire i soldi necessari ad ultimarla (o forse è questa la speranza?). Oltre a questo si tenga presente che l'unica proposta “concreta” e immediata è stata quella del comitato genitori che vedevano (e vedono) nella ristrutturazione del College, la soluzione più fattibile, la più economica, la più logica anche in considerazione della posizione dell'immobile; tale progetto non è mai stato realmente considerato e oggi si può dire che il (loro) problema sarebbe l'eccessiva “vicinanza” della bilingue alla scuola monolingue: ci sarebbe il rischio che i bambini delle due scuole potrebbero incontrarsi e giocare assieme con preoccupanti “contaminazioni”.....
Quello che fa rabbrividire è la ossessionante volontà di dividere, di creare ancora barriere tra persone che, tra l'altro, fanno parte della stessa comunità.
Purtroppo  chi non sa parla e critica, senza mettersi nei panni di chi deve sopportare una situazione scolastica tutt'altro che facile.
Una cosa è certa, se tale sorte fosse toccata alla scuola monoligue, le porte della bilingue si sarebbero spalancate.


Autunno





Si avvicina l'autunno (finalmente...) e con lui quelli che pensano che nelle Valli si può fare e prendere quello che si vuole.
Sia chiaro a tutti i disinformati o informati che fanno orecchio da mercante, che tutti i terreni, prati e boschi delle Valli sono di proprietà privata per cui raccoglierne i frutti (mele, castagne, ecc.) senza il consenso del proprietario non è un comportamento civile e corretto. Per cui rispettate la proprietà e l'ambiente. 
Sembrerà un avviso banale, ma ci sono individui che fanno vere e proprie razzie di qualunque cosa legna compresa!!!.
Stesso discorso discorso per i funhi con in più il fatto che ci vuole il relativo permesso che, comunque, pochissimi richiedono.

giovedì 15 settembre 2011

Wikipedia

Per venire incontro a tutti .............................................................................................