venerdì 31 agosto 2012

Sulla questione Planino amministrazione assente

Grande partecipazione ieri sera al terzo incontro relativo alla questione del Planino e dei prati di Tribil.
La serata era incentrata sui modelli di sviluppo per le Valli del Natisone e, quindi, sulle possibili alternative all'edificazione sui prati.
Visto che le opinioni espresse dalle persone (ottuse) e dal movimento FreePlanine, sono state etichettate come sbagliate e le informazioni diffuse come false, alla serata sono intervenuti l'arch. Renato Marcon e la d.ssa Giulia Testori.
Dopo una breve introduzione da parte di Luca Postregna, la parola è passata all'arch. Marcon che ha analizzato il piano/progetto commissionato dall'amministrazione ed ha sinteticamente espresso varie perplessità, alcune persino "profonde"... Partendo dalla poca chiarezza del piano/progetto/studio di fattibilità (?) passando per la sua "parzialità" specificata anche nella relazione tecnica e terminando nell'assurdità dei giochi d'acqua per bambini, senza tralasciare i dubbi in merito alle piazzole per camper con tanto di orto recintato (da coltivare...).
Successivamente la parola è passata alla d.ss Giulia Testori, neo-laureata, che ha descritto sinteticamente la sua tesi che riguarda proprio le possibilità di sviluppo delle Valli del Natisone; nella tesi sono state analizzate alcune delle molteplici possibilità, in particolare si è focalizzata l'attenzione sullo sfruttamento della risorsa boschiva sia dal punto di vista del legname da costruzione che dalla produzione di cippato di qualità per il riscaldamento, passando per un oculata gestione del bosco e sul recupero di terreni incolti e terrazzamenti ai fini della loro coltivazione puntando sulla qualità dei prodotti piuttosto che sulla quantità.
Le proposte analizzate sono accomunate dal rispetto per l'ambiente, per i paesi e per le costruzioni esistenti; tutte le soluzioni prospettate non interessano mega-progetti o nuove realizzazioni, ma si limitano a sfruttare quanto già esiste in modo che l'intervento porti vantaggi, costi limitati e sia rispettoso dell'ambiente e del territorio. Un esempio: un impianto di teleriscaldamento con centrale a biomassa (cippato) ha senso se è di piccole dimensioni, è a servizio di un paese ed il combsutibile (legno cippato) è reperibile in loco.
L'intervento della d.ssa Testori è stato molto apprezzato ed ha ricevuto numerosi complimenti sia dal pubblico intervenuto, che dai rappresentati politici.
Successivamente sono intervenuti l'on. Monai, l'on. Strizzolo ed il consigliere regionale Pustetto che hanno apprezzato sia la tesi presentata che l'iniziativa del movimento FreePlanine, esprimendo le loro opinioni che, guarda caso, sono in linea con quelle sostenute dalla popolazione e dal movimento.
Hanno inoltre sottolineato e considerato molto positivo il fatto che il movimento FreePlanine non è contro iniziative imprenditoriali, ma ritiene giusto e doveroso capire cosa si intende fare ed essere coscienti di quello che si rischia di perdere.
L'unica nota stonata è stata l'assenza del sindaco, di qualche rappresentante della sua maggioranza e di coloro che nel precedente incontro osannavano e sostenevano il progetto.
Si sono lasciati sfuggire l'occasione di controbattere, sostenere il loro progetto, convincere tutti, con valide motivazioni, della bontà dello stesso, nonchè dare informazioni corrette o, perlomeno "monitorare" quelle diffuse dal movimento, accusato di diffonderne false.
Se qualche rappresentante del "No Planino" fosse intervenuto avrebbe potuto assistere ad un incontro "spontaneo", non preparato a tavolino con domande e risposte pronte e narratore. Purtroppo non c'è stato un vero e proprio dibattito in quanto gli interventi hanno solo supportato quanto era stato già esposto e non vi sono stati interventi "contrari".
La serata è stata molto interessante e ricca di informazioni per cui sarebbe davvero deprimente sentir dire, da chi non c'era, che si sta facendo disinformazione e che mancano proposte alternative.....
Per concludere: l'atteggiamento "guardingo" della popolazione è giustificato in quanto guardando più avanti del proprio naso bisogna anche prendere in considerazione l'ipotesi che, a lavori conclusi e prati rovinati, ci si trovi un giorno un cartello con su scritto: "Ci siamo trasferiti a Cividale" o, peggio ancora, nulla, solo altri edifici e strutture vuoti e inutilizzati.
Prima di correre bisogna imparare a camminare.

giovedì 30 agosto 2012


edizione finale

Più iscritti nelle scuole delle Valli del Natisone

Sorpresa: la popolazione scolastica dell’obbligo nelle Valli del Natisone cresce. Stando ai dati fornitici dai due istituti comprensivi statali con sede a San Pietro al Natisone, quello bilingue italiano sloveno e quello monolingua italiano, sui banchi di asili, primarie e medie inferiori dal prossimo 10 settembre siederanno più alunni rispetto all’anno scorso. I numeri non sono definitivi, ma parlano nel complesso di 11 allievi in più. Le medie dovrebbero avere gli stessi studenti dell’anno scorso (168), le primarie 13 scolari in più (267) e la scuola dell’infanzia 2 bambini in meno.
La scuola bilingue, che ancora sarà costretta a operare in condizioni di fortuna, fa segnare un aumento di allievi in tutte e tre i gradi di istruzione. Ma ciò che più balza all’occhio è la stabilità dei numeri delle iscrizioni. Le variazioni rispetto agli anni precedenti sono davvero minime.
http://www.dom.it/pi-iscritti-nelle-scuoledelle-valli-del-natisone/

Iceland did it right

Top Economists: Iceland Did It Right … And Everyone Else Is Doing It Wrong

Iceland Shows the Way

By WashingtonsBlog

August 25, 2012 "
Information Clearing House
" ---- Nobel prize winning economist Joe Stiglitz notes:
What Iceland did was right. It would have been wrong to burden future generations with the mistakes of the financial system.
Nobel prize winning economist Paul Krugman writes:
What [Iceland's recovery] demonstrated was the … case for letting creditors of private banks gone wild eat the losses.
Krugman also says:
A funny thing happened on the way to economic Armageddon: Iceland’s very desperation made conventional behavior impossible, freeing the nation to break the rules. Where everyone else bailed out the bankers and made the public pay the price, Iceland let the banks go bust and actually expanded its social safety net. Where everyone else was fixated on trying to placate international investors, Iceland imposed temporary controls on the movement of capital to give itself room to maneuver.
Krugman is right.  Letting the banks go bust – instead of perpetually bailing them out – is the right way to go.
We’ve previously noted:
Iceland told the banks to pound sand. And Iceland’s economy is doing much better than virtually all of the countries which have let the banks push them around.
Bloomberg reports:
Iceland holds some key lessons for nations trying to survive bailouts after the island’s approach to its rescue led to a “surprisingly” strong recovery, the International Monetary Fund’s mission chief to the country said.
Iceland’s commitment to its program, a decision to push losses on to bondholders instead of taxpayers and the safeguarding of a welfare system that shielded the unemployed from penury helped propel the nation from collapse toward recovery, according to the Washington-based fund.
http://www.informationclearinghouse.info/article32283.htm

mercoledì 29 agosto 2012

Planino, informazioni e sviluppo

Prosegue la pubblicazione di articoli legati al Planino. Anche in questo caso è doveroso ricordare che il "caso" non è l'agriturismo, ma un insieme di interventi volti a trasformare un luogo che andrebbe tutelato, valorizzato e "sfruttato" per le caratteristiche che attualmente possiede. Non vi è NESSUNA CAMPAGNA contro la realizzazione di agriturismo, nè da parte del Movimento Free Planine nè da parte di altre persone. Perlomeno questo è emerso nei due incontri tenutisi in merito. Leggere che il movimento "insiste nella raccolta di firme e chiama a raccolta la popolazione" sembra quasi voler mettere in cattiva luce l'iniziativa ed il movimento, quasi agisse in modo scorretto. La raccolta firme è solo una prova scritta di quante persone si dicono contrarie ad un simile tipo di intervento ed in quel preciso luogo. O forse quel "insiste" significa che raccogliere firme è tempo perso perchè tanto la variante passerà comunque? Resta il fatto che tutti sono invitati a partecipare, sia per criticare che per informarsi direttamente e non solo "per sentito dire"...
Come ribadito più volte sia dal portavoce del movimento che dagli intervenuti agli incontri, nessuno si oppone all'apertura di nuove attività (anche perchè non potrebbe) e nessuno è contro i proprietari. Ci sono solo molti dubbi su come salvaguardare un territorio costruendoci sopra delle strutture, ci sono state troppe domande (anche semplici e dirette) a cui nessuno ha saputo /voluto dare una risposta chiara. Perchè?
C'è qualcosa di male nel cercare di prevenire eventuali "buchi nell'acqua"? Perchè costruire proprio sui prati? Perchè non fare un passo alla volta?
Credo che siano tutti favorevoli ad uno sviluppo sia turistico che demografico delle Valli, in particolare coloro che nelle Valli sono nati, cresciuti e continuano a viverci; le cose però vanno fatte con coerenza e devono riguardare un insieme di cose molto vasto (strade, servizi, strutture, ecc.).
Riguardo poi all'ottusità delle persone ci sarebbe molto da discutere anche perchè si potrebbero definire "ottusi" anche coloro che hanno un "patrimonio" naturale sotto il naso e intendono intaccarne la particolarità anzichè sfruttarlo, anche a fini turistico-didattici.
Resta il fatto che se il tutto fosse iniziato in modo più corretto e chiaro, forse si sarebbero evitati inutili scontri ed attacchi; a meno che l'intenzione non sia quella di rispolverare vecchie questioni e ricreare attriti.....
Sperando di non dover sottolineare ancora che il movimento Free Planine non è contro progetti o persone, ma chiede solo chiarezza, si auspica un numerosa partecipazione all'incontro di domani.

lunedì 27 agosto 2012

Scadenza termine ruralità ed accatastamento fabbricati rurali

Con comunicato del 26 luglio 2012, il Minstero dell'Economia e delle Finanze ha reso note le modalità di presentazione delle domande ed autocertificazioni relative alla ruralità dei fabbricati rurali. Il termine per la presentazione della documentazione è fissato per il 30 SETTEMBRE 2012.
La domanda di ruralità può essere inoltrata:
- mediante consegna diretta all'Ufficio preposto
- tramite raccomandata con ricevuta di ritorno
- tramite fax, ai sensi dell'art. 38 comma 1 decreto Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000 n. 445
- mediante posta elettronica cerificata
La domanda può essere inoltrata direttamente dal titolare, tramite soggetti incaricati come liberi professionisti abilitati alla redaione degli atti di aggiornamento catastale o tramite le associazioni di categoria degli agricoltori (es. Kmečka Zveza).
La domanda, se presentata direttamente, deve essere in doppio orginale, una copia viene restituita per ricevuta. Nei casi di invio a mezzo posta, fax o posta elettronica certificata, fanno fede i rispettivi attestati di spedizione (data di spedizione, rapporto di trasmissione o attestato di trasmissione elettronica).
Sul sito www.agenziaterritorio.it è disponibile un applicazione che consente la compilazione e stampa della domanda ed il rilascio di un codice identificativo che conferma l'acquisizione dei dati. Tale procedura è valida soltanto se la domanda viene successivamente presentata all'Ufficio con una delle modalità prima descritte etro il 30 settembre 2012. La domanda sorge spontanea: "perchè compilarla per via telematica se poi va inviata in modo "tradizionale?" Mah....
Resta comunque l'obbligo entro il 30 novembre 2012 di accatastare i fabbricati rurali attualmente censiti solamente al catasto terreni. Considerati i due termini (30 settembre e 30 novembre) va da sè che in caso di fabbricato rurale non ancora censito ed avente i requisiti di ruralità il termine non sarà il 30 novembre, ma il 30 settembre visto che entro tale data va richiesta l'attribuzione di ruralità. Nel caso in cui il fabbricato sia rurale, ma non abbia le caratteristiche di ruralità il termine utile rimane il 30 novembre.
Il tutto è riportato nella circolare al link seguente:




Krivapeta

China su carta

venerdì 24 agosto 2012

Movimento Free Planine - Nuovo incontro informativo


Il movimento Free Planine ha organizzato un nuovo incontro con la popolazione per discutere ed esaminare i progetti relativi ai prati di Tribil.
L'incontro è aperto a tutti, per cui si auspica una massiccia partecipazione sia da parte dell'amministrazione che di tutti coloro che sono totalmente favorevoli all'edificazione del Planino; in quella sede sarà possibile e doveroso confrontare le diverse opinioni e ragionare sulle stesse. Inoltre, coloro che si scagliano contro l'ottusità della gente, potranno con valide argomentazioni e risposte, convincere la massa di ottusi a modificare le proprie convinzioni od opinioni (forse....).
All'incontro parteciperanno, oltre ad i relatori arch. Renato Marcon e d.ssa Giulia Testori, anche gli on. Carlo Monai, Ivano Strizzolo ed il consigliere regionale Stefano Pustetto.
La data per l'incontro è fissata per GIOVEDI' 30 AGOSTO 2012 ore 20:00 presso la ex scuola elementare di Tribil Superiore.
Se ci sarà un ampia partecipazione da parte di entrambi gli "schieramenti" forse sarà possibile sciogliere alcuni nodi della questione, chiarire dubbi od equivoci, trovare punti in comune da cui partire per un ragionamento oggettivo. Se però dovrà essere il prestesto per uno scontro su argomentazioni che nulla hanno a che vedere con la questione o di tipo personale e/o politico è meglio trovare qualcosa di meglio da fare.
Un pò di ironia: speriamo che non spuntino nuovi progetti tipo pista di motocross od un parco fotovoltaico.....

mercoledì 22 agosto 2012

Metalcamp

L’invasione pacifica dei ‘metallari’
A Tolmino cinque giorni di concerti con le band più importanti del genere Per i metallari di mezza Europa è un evento imperdibile. Anche quest'anno nella sua nona edizione il Metalcamp di Tolmino è stato un successo.
Cinque giorni (dal 6 al 10 agosto), due palchi, più di ottanta band, una location incantevole sulle rive dell'Isonzo, e dodicimila presenze registrate già nella prima serata. Tolmino che da tranquilla città di provincia si è trasformata anche quest'anno, per tutta la durata del festival, in mèta di pellegrinaggio per i metallari di tutta Europa e non solo.
http://www.novimatajur.it/main.php?page_id=articolo&id=2008

martedì 21 agosto 2012

48° Rally del Friuli - Alpi Orientali

Come ogni anno anche quest'estate torna l'appuntamento col Rally del Friuli - Alpi Orientali. L'evento sportivo si svolgerà dal 31 agosto al 1 settembre e propone delle piccole novità rispetto al passato.

Il 48° Rally del Friuli - Alpi Orientali, come deciso dalla Federazione, quest'anno non farà parte del Campionato Italiano Rally, ma del Trofeo Rally Asfalto di cui sarà la terza prova del girone B; tenuto conto della tipologia del percorso e dalla capacità organizzativa dimostrata, sarà comunque un punto di riferimento nel panorama delle competizioni.
Altra novità riguarda le vetture "datate" che godranno di iscrizioni notevolmente "ribassate" per le auto di scaduta omologazione.
Altre interessante novità è che dopo otto anni, tornano le WRC (World Rally Car); l'ultima volta che gareggiò e vinse una WRC fu nel 2003 con De Cecco su Peugeot 206 WRC.
Per cui speriamo bene in un elenco iscritti "affollato" anche di WRC, oltre che di omologazioni scadute (... tirate fuori le Clio gr A.....).
Considerato che la gara è apprezzata sia da concorrenti che da pubblico, visto che le Valli del Natisone e del Torre sono dei "gioielli" cerchiamo di comportarci da persone civili rispettando l'ambiente e la proprietà, per cui :

domenica 12 agosto 2012

L'albero dei soldi - Enzo Stulin

 

Nessuno "non vi vuole"

Altro articolo sulla stampa in merito alla questione del Planino. Questa volta si punta sullo sfogo della coppia cividalese che avrebbe intenzione di realizzare un agriturismo. Partendo dal titolo dell'articolo: "Vogliamo portare lavoro ma qualcuno non ci vuole" potrebbe sembrare che la popolazione del comune di Stregna si sia scagliata contro la coppia in questione mentre invece è contrariata per il progetto che si intende attuare sui prati di Tribil e che non ha nulla a che fare con le persone. Durante gli incontri organizzati nessuno si è detto contro alcuna iniziativa imprenditoriale se logica ed attuata con criterio. Ben venga il fatto che qualcuno porti lavoro o per meglio dire "occupazione", ma quanti posti di lavoro porterebbe un agriturismo? Nessuno può impedire a qualcuno di dare una "svolta" alla propria vita e mascherarsi dietro un opposizione popolare (tra l'altro relativa al progetto) è banale e ridicolo. Siamo d'accordo che la "frammentarietà" delle proprietà è un ostacolo per chi vuole comprare, ma ognuno è libero di fare ciò che vuole (vendere o meno ed al prezzo che vuole...) il fatto di venire "da fuori" ed acquistare un immobile non significa essere eroi e pretendere di esser considerati tali, altrimenti dovrebbero esserlo anche coloro che da sempre vivono nelle Valli. L'accusare qualcosa o qualcuno pare una scusa dietro cui nascondere l'incertezza per un attività che non garantisce il successo.
Se la coppia ha chiesto e sostenuto le spese per la variante urbanistica significa che è una procedura prevista dal Piano Regolatore, ma questo non significa che debbano essere tutti d'accordo e non è chiaro quale sia il vantaggio per la comunità visto che questa si è già espressa a sfavore.
Chiedere dei contributi non è un male ed è assolutamente lecito e doveroso.
Non è corretto etichettare la raccolta firme come una crociata personale contro qualcuno; ciò che è stato criticato sono: il modo usato, i progetti e gli intenti resi noti solo a seguito dell'interesse di un gruppo di persone; sul fatto poi delle informazioni distorte la critica andrebbe mossa a chi aveva già in mano il progetto dettagliato, ma non l'ha reso noto finchè non si è visto obbligato....
Sicuramente la quantità di firme raccolte ha sorpreso molto i sostenitori della variante, resta il fatto che se la stessa è stata "rinviata" per la seconda volta significa che non vi sono le condizioni per approvarla, per cui una parte dello sfogo della coppia andrebbe riservata anche all'amministrazione.....
I Valligiani sono meno ostili di quanto si creda, chiedono (giustamente) rispetto sia per l'ambiente che per le opinioni e se sono "diffidenti" nei confronti di certe "iniziative" ci sono validi motivi.


lunedì 6 agosto 2012

Manifesto per un arte

MANIFESTO PER UN' ARTE COMMERCIALE

MANIFESTO FOR A COMMERCIAL ART

MANIFEST TRŽNE UMETNOSTI

MANIFESTO PER UN' ARTE COMMERCIALE


La bruttezza del presente ha valore retroattivo.
Karl Kraus


Viviamo nel mondo del Mercato e della sua crisi senza soluzione. Immersi nel monologo autoelogiativo, nel discorso ininterrotto che il Mercato tiene su se stesso. Come i condannati del racconto "Nella colonia penale" di Kafka, siamo infilati in una macchina che incide sul nostro corpo la Legge.


Consideriamo che la ricerca artistica sia la falsa coscienza di chi non riesce a profittare del mercato, ma solo a subirlo. Anche chi sputa sull'arte, chi teorizza la sua fine o chi è molto puro e socialmente impegnato, alla fine se la gode se riesce a entrare in una piccola galleria, in una sconosciuta collana, in un teatro periferico.


Siamo contro ogni idea romantica sull'arte. Odiamo il genio e sregolatezza, l'artista profetico, le pose d'artista. Il genio è rigore e fa quello che può. Odiamo l'eternità e siamo per l'effimero. Solo le cose che passano sono quelle che restano. Preferiamo pensare la nostra opera sulla mensola di un bagno piuttosto che in un grande museo.


4. Pensiamo che l'arte contemporanea non abbia di se una conoscenza ontologica, ma solamente tecnica, strumentale, procedurale e che metta il suo impegno massimo nella relazionalità e nell'efficacia tecnica e operativa. Il maggior merito dell'artista d'oggi è aver rimosso sia l'orgoglio che la vergogna dell'arte, negando a sé e al suo lavoro un'orizzonte di verità. Nessuno può oggi immaginare seriamente che l'arte salverà il mondo, né comprenderà la vita o ad essa si sostituirà. Questa è la nostra conquista di libertà, immersa nel Mercato.
5. Non ci interessano il gusto, la sensibilità, la cultura perché non ci interessano i ristretti circoli, gli appassionati, le belle riviste. Ci interessa parlare a molti, stare sulla strada, essere accessibili a tutti. Non ci interessa dire qualcosa di elevato, ci interessa vendere. Ma nel Mercato le due cose coincidono. Contro ogni intellettualismo, l'immediato sensibile è il nostro terreno e il mercato il nostro linguaggio.
6. Per arrivare a tutti accettiamo le forme di comunicazione del Mercato, per trarre profitto dal nostro lavoro ci adeguiamo alle immagini del dominante. Vogliamo descrivere nel modo più semplice possibile, cinicamente, ciò che abbiamo attorno, ciò che dalla nostra nascita respiriamo : il Mercato. Che cosa né farà il nostro Cliente non ci riguarda. Ne usi per proprio piacere, per elogiare il Mercato o di contro per attaccarlo, ne usi per tenere in piedi un tavolino, per coprire una macchia sul muro, come posacenere non ci interessa.
7. Vogliamo stare nel Mercato come pesci nell'acqua e rivendichiamo di non voler nascondere questa nostra scelta. Siamo pronti a contraddirci, non a illuderci.
VEDI TU




MANIFESTO FOR A COMMERCIAL ART


The ugliness of the present has value retroactive.
Karl Kraus




We live in the world of the Market and its crisis with no solution. Immersed in a self-praise monologue, an uninterrupted speech that the Market makes on itself. Like the prisoners of the story "In the Penal Colony"by Kafka, we are stuck in a machine that engraves the Law all over our body.


We believe that artistic research is the false consciousness of those who can not take advantage of the Market, but only suffer it. Even those who spit on art, who theorize about its end, or who are very pure and socially committed, in the end enjoy it by going if they can into a small gallery, in a unknown collection, to a peripheral theater.


We are against any romantic idea about art. We hate the genius and unruliness, the prophetic artist, poses as an artist. Genius is rigorous and does what he can. We hate eternity and we are for the ephemeral. Only the things that pass are those that remain. We prefer to think of our work on the shelf of a bathroom rather than in a large museum.


1. We believe that contemporary art has no ontological knowledge of itself, but is only technical, instrumental and procedural, and that puts its greatest commitment into relathionships and technical and operational effectiveness. The greatest merit of today's artist is in removing the shame and the pride of art, denying to himself and to his work a horizon of truth. No one today can seriously imagine that art will save the world, nor understand life or replace it. This is our conquest of freedom, immersed in the Market.


We are not interested in taste, sensitivity and culture because we are not interested in the narrow circles, art lovers, beautiful magazines. We are interested in talking to many people, staying on the street, being accessible to all. We do not care about elevated discussions, we are interested in selling. But the two things coincide in the Market. Against any type of intellectualism, the immediate sensitivity is our land and the Market is our language.


To reach everyone we accept the Market forms of communication, to profit from our work we adapt to the image of thedominant. We want to describe as simply as possible, cynically, what is around us, which we breathe from our birth: the Market. What our Customers do does not interest us. If it is used for their own pleasure, to praise the market or to counter-attack it, or if it is used to prop up a table or cover a stain on the wall, or as an ashtray, we do not care.


We want to be in the Market like fish in water and claim that we do not to want to hide this, it’s our choice. We are prepared to contradict ourselves, not delude ourselves.



MANIFEST TRŽNE UMETNOSTI


Grdota sodobnosti izhaja iz preteklosti.
Karl Kraus


1. Živimo v eri Trga in njegove brezizhodne krize. Utaplajmo se v njegovem somohvalnem monologu in besedičenju. Kot obsojenci Kafkove povesti “V kazenski koloniji”, smo vpeti v ustroj, ki nas prežema z Zakonom.


2. Menimo, da je umetniško raziskovanje posledica občutka krivde tistih, ki Trga ne znajo izkoristiti, in se mu samo podrejajo. Toda tako posamezniki, ki pljuvajo nad umetnostjo in ji napovedujejo klavrn konec, kot resnično brezmadežni in družbeno angažirani ljudje na koncu občutijo zadovoljstvo že ob morebitnem vstopu v majhno galerijo, v periferno gledališče ali ob ogledu neznane zbirke.


3. Nasprotujemo romantičnim razlagam pojma umetnosti. Sovražimo »genialnost in nespoštovanje pravil«, preroške umetnike ter umetniško pozerstvo. Genialnost je stroga disciplina in ustvarja, kar zmore. Sovražimo večnost in podpiramo minljivost. Le minljive stvari, so tiste ki ostanejo. Raje razmišljamo o sadovih našega dela na stanovanjskih policah, kot da bi bile razstavljene v pomembnih muzejih.


4. Menimo, da se sodobna umetnost ne razumeva ontološko, temveč le tehnično, instrumentalno in proceduralno. Sodobna umetnost je usmerjena predvsem v uravnovešenost in v tehnično ter izvršilno učinkovitost. Največji dosežek sodobnega umetnika je, da ob negaciji sebe in resnice umetnost »očisti« ponosa in sramote. Danes si nihče ne domišlja, da bo umetnost rešila svet, da bo razumela življenje in predstavljala nadomestilo zanj. To je posledica »svobode«, ki jo je prinesel Trg.


5. Ne zanimajo nas estetski čut, kultura, tenkočutnost, ker nam ni mar za pristne okolja in entuziazem. Radi bi nagovarjali množice, se držali ustaljenih poti in bili dosegljivi vsem. Ne zanimajo nas posvečeni cilji, naš cilj je le prodaja. Toda na Trgu se ti cilj prekrivajo. V nasprotju z vsakršnim intelektualizmom , je neposredna tenkočutnost naš »teren«, Trg pa naše izrazoslovje.


6. Zato, da bi bili dosegljivi za vse, pristajamo na načine sporazumevanja, ki jih določa Trg. Da bi naše delo obrodilo sadove, se prilagajamo dominantnim vzorcem. Zato na kar najbolj preprost način in cinično opisujemo to, kar nas obkroža, kar »dihamo« že od rojstva dalje - Trg. Kaj bo s tem pridobil kupec naše stvaritve, nas ne zanima. Naj bo kupec čutil osebno zadovoljstvo, naj na ta račun hvali ali graja Trg, naj kupljeno stvaritev uporabi za pritrditev mize, naj z njo zakrije madež na steni ali jo uporabi kot pepelnik, to nas ne zanima.


7. Želimo živeti na Trgu, kot ribe v vodi. Prevzemamo odgovornost za to našo izbiro in je ne skrivamo. Pristajamo na protislovje, ker se ne želimo slepiti.

Comunicato FREEPLANINE

http://dl.dropbox.com/u/8635572/freeplanine/comunicato_agosto2012.pdf

Al seguente link il modulo di raccolta firme:

Proroga contributi muretti a secco

Sono stati prorogati i termini relativi a due bandi del Programma di Sviluppo Rurale: misura 216 e 121. In particolare la 216 prevede il finanziamento di opere di sistemazione e ristrutturazione di muretti a secco delimitanti fondi agricoli o di sostegno di terrazzamenti. La proroga è stata fissata al 14 settembre, termine utile per la presentazione delle domande. Gli importi finanziati sono dell'ordine di 32 euro/mq per i muretti delimitanti le proprietà e di 94 euro/mq per quelli a sostegno di terrazzamenti.

domenica 5 agosto 2012

Ruralità e fabbricati rurali

In questi giorni è in pubblicazione il Decreto Legislativo riguardante le modalità relative al requisito di ruralità dei fabbricati rurali che ne hanno le caratteristiche.
La nuova normativa sostituirà la precedente contenuta nel D.M. 14 settembre 2011 e, come ipotizzato, ai fabbricati aventi i requisiti di ruralità verrà apposta un annotazione specifica rilasciata a seguito di domanda che dovrà essere effettuata per quei fabbricati rurali censiti all'urbano, esclusi i fabbricati già censiti in categoria  D/10.
Sarà richiesta un autocertificazione in cui verrà dichiarato che l'immobile in possesso possiede i requisiti dal 5° anno antecedente a quello di presentazione della domanda.
Sia in caso di acquisizione che di perdita dei requisiti di ruralità la richiesta va fatta entro 30 giorni.
L'annotazioe che verrà posta sul fabbricato rurale servirà a non versare l'ICI riferita all'anno 2011; dal 2012 il discorso cambia perchè l'IMU si applica anche ai fabbricati rurali che, comunque potranno beneficiare della riduzione al 0,4% se trattasi di abitazione principale, del 0,2% se fabbricati strumentali. L'esenzione è comunque prevista per i fabbricati siti in Comuni montani.
Per i fabbricati rurali non ancora censiti al catasto fabbricati, presenti solo al catasto terreni con la dicitura "fabbricato rurale" vige l'obbligo di accatastamento come già indicato al post:
http://disegnoamano.blogspot.it/search?q=fabbricati+rurali

giovedì 2 agosto 2012

Articolo sul Planino e raccolta firme

Leggendo l'articolo di un quotidiano locale http://messaggeroveneto.gelocal.it/cronaca/2012/08/02/news/raccolte-oltre-mille-firme-per-salvare-i-prati-di-tribil-1.5490800  non si può evitare di fare alcune precisazioni.
Innanzitutto "FreePlanine"  è un movimento NON un comitato e non è corretto scrivere che "non vuole un agritursimo in un terreno agricolo" perchè non si tratta di un agriturismo su un appezzamento agricolo, ma di un progetto ben più grande ed articolato; non è corretto neppure dire che "tramuterebbe una porzione di verde da silvo-pastorale ad area edificabile" perchè generalmente per "porzione" si intende una piccola parte di qualcosa e, in questo caso, non è esattamente una porzione... inoltre la zona non diverrebbe edificabile, ma rimarebbe agricola consentendo però l'edificazione.
Chi è stato agli incontri organizzati (soprattutto al primo) sa di cosa si parla, sia in termini di specificità del territorio che di valore dello stesso. E' sempre un bene sentire le due campane, perchè è giusto sentire le opinioni di entrambi i "fronti".
Riesce però difficile a molti capire come l'edificazione su di un vasto prato consentirebbe la salvaguardia delle sue caratteristiche.
Riguardo alla mancata adozione e come è stato già espresso in un incontro, se l'amministrazione avesse voluto adottare la nuova variante l'avrebbe già potuto fare. Se così non è stato i motivi possono essere vari: la variante non convince neppure la totalità di chi la sostiene oppure la pressochè totale opposizione dell'opinione pubblica (comprovata dalle firme raccolte) ha ancora il suo peso (per fortuna).

mercoledì 1 agosto 2012

il mio Lavoro è renderti Felice: Terremoto in Emilia Romagana

il mio Lavoro è renderti Felice: Terremoto in Emilia Romagana: Abbiamo la memoria corta. Adesso siamo in periodo di vacanze e così ci dimentichiamo delle cose importanti. Ho scritto poco negli ultimi ...

Pencil Drawings by Asaria Marka

Pencil Drawings by Asaria Marka
Sadness

Proposta di legge per salvaguardare le zone agricole e l'ambiente

Valorizzazione delle aree agricole, tutelare il paesaggio e l'ambiente, limitare il consumo di suolo, promuovere uno sviluppo equilibrato tra aree urbanizzate ed aree rurali. Questi sono i contenuti di una proposta di legge che mira a fissare l'estensione massima di superficie agricola edificabile sul territorio nazionale promuovendo il recupero degli edifici esistenti che spesso non sono utilizzati o addirittura abbandonati. Un comitato specifico avrà il compito di monitorare il territorio e redarre un rapporto entro il 31 dicembre di ogni anno. Sarà vietato modificare la destinazione agricola prima di dicei anni a quei terreni che hanno usufruito di aiuti economici, prevedendo sanzioni in caso di inottemperanza e demolizione delle opere eventualmente costruite.
Sono previsti finanziamenti a Province e Comuni che recperano i nuclei abitati rurali, previa ristrutturazione degli edifici esistenti e la conservazione amientale del territorio. Stessa priorità per privati, singoli o associati, che intendano recuperare fabbricati nei nuclei rurali abitati.
I lavori, se subordinati a permesso di costruire (ristrutturazione o orestauro) godranno di una riduzione del costo di costruzione e di una detrazione Irpef del 50% fino ad un massimo di spesa di 350.000 euro.
Se la legge proposta entrasse in vigore sarebbe uno "stimolo" per recuperare sia edificazioni "importanti" come le numerose caserme dismesse, che i numerosi fabbricati abbandonati.
Casualmente sono tutti argomenti che sono emersi in occasione degli incontri per la difesa del Planino e dell'ambiente.......... sarebbe un 4 - 0.

Sanatoria catastale

Dal 26 luglio 2012 è partita la sperimentazione del servizio di consultazione integrata delle banche catastali e ipotecaria disponibili per 117 comuni.
Tale servizio consentirà ai comuni di acquisire informazioni dai due archivi con notevole semplificazione dell'attività di controllo ed accertamento nel settore immobiliare.
L'Anagrafe Immobiliare Integrata è una infrastruttura informativa che include i dati catastali ed ipotecari gestiti dall'Agenzia del Territorio che consente lo sviluppo di nuovi servizi a favore del territorio.
La sanatoria catastale, introdotta con una manovra nel 2010, è nata con l'obiettivo di individuare gli "immobili fantasma" non dichiarati in Catasto; tale operazione è stata preceduta da una serie di foto aeree e dalla loro comparazione con le mappe catastali.
Resta inteso che la regolarizzazione catastale non ha nulla a che vedere con la regolarità dei permessi edilizi che è di spettanza dei Comuni.