sabato 29 settembre 2012

Planino variante adottata

Nella seduta del consiglio comunale di ieri sera, è stata adottata la variante al piano regolatore del Comune di Stregna.
Una notevole assunzione di responsabilità sul futuro del Planino ed un disinteresse nei confronti dell'opinione pubblica comprovata dalle numerose firme raccolte a "sfavore" dell'adozione.
Vedremo quali saranno gli sviluppi....

venerdì 28 settembre 2012

Abolizione vitalizi parlamentari

La prossima settimana ci riprovo. Per il terzo anno consecutivo chiederò alla Camera dei Deputati di votare sull'abolizione dei vitalizi dei parlamentari. Le altre due volte è andata come sotto riportato. Ma non demordo e ci riprovo. Chi vuole e può farlo segua i lavori parlamentari martedì prossimo. Ancora una volta metterò la Camera di fronte alle sue responsabilità!
http://www.antonioborghesi.it/index.php?option=com_content&task=view&id=528&Itemid=35

Mini idroelettrico, nuova frontiera ora si sfruttano canali e condotte

ROMA - Non occorre deportare milioni di persone e devastare gli ecosistemi per sfruttare l'energia dell'acqua. Mentre in Asia e America Latina tra protese e mobilitazioni si continua a puntare sul grande idrolettrico costruendo dighe gigantesche, in Europa la fame di elettricità pulita sta spingendo a cercare soluzioni sempre meno impattanti sulla popolazione e l'ambiente.

L'ultima innovazione in materia di mini idroelettrico arriva da Cerano, in provincia di Novara, dove la Frendy Energy ha inaugurato in questi giorni la prima centrale al mondo in grado di sfruttare un salto di acqua di appena due metri.

Link: http://www.repubblica.it/ambiente/2012/05/11/news/mini_idroelettrico-34927008/

giovedì 27 settembre 2012

Mostra immagini 3D e proiezioni tridimensionali





Ubicazione


Pian Planino...

Planino e variante piano regolatore:
Domani sera verrà portata in consiglio comunale (per la sua adozione) la variante al piano regolatore del Comune di Stregna.
La variante è stata modificata con una relazione integrativa del professionista incaricato.
Nell'integrazione, una delle modifiche riguarda il punto d) delle norme urbanistiche in cui si parla di attività agrituristica. Rimane la superficie minima del lotto che deve essere pari o superiore a mq 3000 e viene "cancellata" la dicitura che definiva la superficie coperta realizzabile (SC) pari al 15% del lotto unitario che facendo i conti: lotto 3000 mq x 15% = 450 mq realizzabili. La "modifica" consente invece la realizzazione di 450 mq riferita a tutti gli edifici insistenti sul lotto. Non vedo una gran differenza...
E' stata poi stralciata l'indicazione dell'altezza massima al colmo prevista in 10,00 metri, rimane l'altezza massima pari a 6,50 metri. Andando alla definizione dell'altezza del fabbricato (H) si parla di differenza di quota tra il terreno e l'intradosso dell'ultimo solaio abitabile o la quota media se trattasi di copertura inclinata che, tradotto in disegni:
Ipotesi 1: intradosso solaio abitabile 1 piano

Ipotesi 2: intradosso solaio abitabile 1 piano
Ipotesi 3: solaio di copertura inclinato


Per cui, ipotizzando una pendenza del 30% ed un fabbricato che copra tutta la superficie consentita (dimensioni ipotetiche) nella seconda ipotesi si supererebbe l'altezza massima stralciata di 10,00 metri......ma probabilmente ho interpretato male e mi sto sbagliando.......o no?
Comunque sia sfruttando tutta la superficie coperta consentita, non è poco....


mercoledì 26 settembre 2012

Prg di S. Pietro, accolte solo in parte le riserve della Regione


Articolo del Novi Matajur: http://www.novimatajur.it/main.php?page_id=articolo&id=2046

Non sono bastate le dieci ore di riunione dello scorso venerdì 21 settembre per l'approvazione del nuovo Prgc di San Pietro. Il Consiglio comunale, chiamato a discutere sulle osservazioni dei cittadini e sul superamento delle 15 riserve degli uffici regionali alla prima adozione del Piano, riprenderà il prossimo 13 ottobre.
Le linee della maggioranza che sostiene il sindaco Tiziano Manzini però sono già piuttosto chiare.
Il nuovo ponte sul Natisone e la variante alla statale 54 che dal ponte San Quirino avrebbe attraversato la piana di Vernasso (con tanto di zona commerciale adiacente) non si faranno. Rimangono invece le due ‘dorsali’ a sud e a nord del capoluogo. 

giovedì 20 settembre 2012

C'era una volta in Italia

Sentendo le notizie su Fiat, Marchionne e mercati dell'auto in picchiata mi viene in mente un marchio italiano: la Lancia, in particolare per quanto riguarda le competizioni rallystiche.
Anni '80, la Lancia con la Delta S4 ha rappresentato uno straordinario prodotto catalogato nell'allora Gruppo B in cui non erano posti vincoli alla fantasia, intuizioni e creatività dei progettisti.
Gli ingegneri che seguivano il reparto corse erano liberi di studiare, concepire e realizzare le migliori soluzioni per le auto da corsa su strada.
E' stato, quello del gruppo B, un periodo di sfide tecnologiche applicate alle competizioni, ma purtroppo anche di tragici avvenimenti che ne hanno decretato la fine.
L'idea della S4 nasce più o meno nel 1983 quando il responsabile tecnico incaricato deve progettare una nuova vettura Lancia da rally a quattro ruote motrici, spinto in questo anche dalla strada intrapresa dall'Audi con la Quattro.
Con la S4 si partiva da zero, mancava l'esperienza nei due settori della trazione a quattro ruote e del turbo, ma avendo sufficienti dati sull'Audi Quattro e sul suo comportamento sottosterzante, decisero che la S4 doveva avere caratteristiche più da trazione posteriore che anteriore. C'era poi la volontà di utilizzare le potenzialità del compressore volumetrico, il Volumex messo a punto dall'Abarth e già impiegato sulla Lancia Rally 037. Visto il buon "tiro" a bassi giri dato dal volumetrico si decise di abbinarlo ad un turbocompressore KKK. Queste modifiche vennero messe a punto utilizzando un motore 2 litri della Rally 037 opportunamente modificato. Le trasformazioni al propulsore furono tali che venne soprannominato "Mazinga" e, dopo vari aggiustamenti, collaudi con vettura-laboratorio e modifiche si ottenne un motore con basamento completamente in alluminio e doppio scambiatore di calore aria-aria, cilindrata di 1,7 litri con caratteristiche superiori ai motori di F1 di quegli anni, coppia di 50 kgm il tutto tradotto in un accelerazione da 0 a 100 km/h in soli 2 secondi!!!!
Seguirono studi, prove e collaudi relativi a telaio, trasmissione, differenziali, cambio finchè la vettura non fu pronta per i test tecnici.
Purtroppo dal punto di vista agonistico la S4 è l'unica del gruppo Fiat che non è riuscita a conquistare il titolo di campione del mondo a causa dei tragici fatti che, in quegli anni, portarono all'abolizione del gruppo B per eccessiva pericolosità sia per il pubblico che per i piloti.

Gli anni che seguirono videro comunque la Lancia protagonista, questa volta anche dal punto di vista agonistico, con la Delta integrale. Questa vettura e le successive versioni conquistarono sei Campionati del Mondo  Rally Costruttori e tre Campionati del Mondo Rally Piloti.
A qualcuno tutto questo non dirà molto, ma provate a guardare le foto di quegli anni, quali erano gli sponsor sulla macchina, immaginate il lavoro ed il mercato che poteva "muovere" un prodotto simile. Stiamo parlando di auto conosciute a livello mondiale.... E oggi di cosa sentiamo parlare? Di "aiuti" alla Fiat (o al suo A.D.), di incentivi, di sconti sulla benzina se acquisti una Fiat, di vendite, accorpamenti, fusioni, ....... La Lamborghini (tanto per fare un esempio) fa parte del gruppo Volkswagen-Audi. Dobbiamo forse aspettarci anche la vendita della Ferrari?

San Pietro al Natisone - Consiglio comunale


Vodafone...buono a sapersi

Per chi non lo sapesse e fosse cliente Vodafone, le ricariche superiori a € 15,00 vengono "decurtate" di € 1,00 che andrà alla Fondazione Vodafone Italia..... Probabilmente sono distratto e non ho ricevuto avvisi in merito (escludendo il gestore presso cui ho effettuato la ricarica). Sul sito della Fondazione Vodafone è riportato "Ricarica insieme, un nuovo taglio di ricarica che permette di donare 1 € per ........." mi sembra errato scrivere "permette" sarebbe meglio dire "dona automaticamente" o "impone" di donare.....

Giornata europea delle lingue martedì 25

 Giornata europea delle lingue, martedì 25 incontro a Cividale

Al Navel con Onde furlane e Novi Matajur Aperitivo all'insegna della musica e del pluralismo linguistico e culturale a Cividale. Martedì 25 settembre presso il circolo Navel, in via Foro Giulio Cesare 13, con inizio alle 18, è in programma l'incontro ‘Plui lenghis, plui musichis, plui Europe - Več jezikov, več glasbe, več Evrope -  Più lingue, più musiche, più Europa’.
L'appuntamento, organizzato da Navel, da Radio Onde Furlane, la «radio libare dai furlans», e dal Novi Matajur, il settimanale della comunità slovena della provincia di Udine, consiste in un incontro pubblico con il quale si vuole celebrare – con un giorno di anticipo rispetto al calendario – la Giornata europea delle lingue, proclamata undici anni fa per il 26 settembre dal Consiglio d'Europa e dall'Unione Europea.
 http://www.novimatajur.it/main.php?page_id=articolo&id=2038

http://www.navel.fvg.it/site2/

Spolverare

Elezioni all'orizzonte e ricompaiono le solite facce, dicono le stesse cose, primarie, non primaire, troppi candidati, questo si, anzi no, questo forse, Polverini, polveroni, quell'altro patetico che non nomino, lavoro, non lavoro, .............. Risultato: nausea.
Si può e si deve guardare al futuro con fiducia, con ottimismo visto che pessimismo e brutte notizie non ce le fanno mancare.
Il 2013 potrebbe essere la svolta, forse tutti si renderanno conto che i partiti sono due: gli italiani e i politici; visto che i primi superano di molte unità i secondi, si potrebbe riservare ai politici di mestiere un bel posto, quello a loro più adatto visto che comunque vivono nel loro mondo e non hanno idea di cosa sia la vita reale. Da qui potrebbero mantenere un contatto visivo e fare solo bene:
Se poi avessero bisogno di qualcosa potremmo sempre andarli a prendere........  ma anche no...

mercoledì 19 settembre 2012

Ristrutturazione scuola bilingue in primavera

Inizieranno la prossima primavera, al massimo a inizio estate, i lavori di ristrutturazione della sede della scuola bilingue in viale Azzida a San Pietro al Natisone. Lo ha fatto sapere il sindaco di San Pietro al Natisone, Tiziano Manzini, ricevendo lunedì 17 settembre in municipio la vicepremier slovena, Ljudmila Novak, in visita alle Valli del Natisone nella sua veste di ministro per gli sloveni nel mondo. Secondo Manzini e il tecnico comunale, Marco Quai, il progetto definitivo sarà approvato entro la fine di settembre per passare poi al vaglio al Provveditorato interregionale per le opere pubbliche, con sede a Venezia. Il via libero è atteso entro la fine dell’anno. In tal modo, nel gennaio 2013 l’opera andrebbe in appalto e i lavori potrebbero iniziare in primavera o inizio estate

Sloveno sul gonfalone 2

Siamo alle solite.... non avevo voglia di commentare, ma qualche riflessione è doverosa. Il politico si dice convinto che azzerare la parlata del posto sia legato alle valanghe di denaro che arrivano alle minoranze..... Andrebbe ricordato che nelle "valanghe" di denaro ci sguazzano anche coloro che la pensano allo stesso modo opponendosi all'esistenza di una minoranza e quei soldi li utilizzano per interventi diversi a quelli cui sono destinati. In tempi lontani non c'era legge che tutelasse la minoranza e/o la parlata locale, ma c'erano (come oggi) coloro che deridevano il dialetto sloveno e chi lo parlava facendolo vergognare a parlare nel suo dialetto tradizionale. Anche questo è azzerare la parlata del posto.
In parte hanno raggiunto lo scopo infatti, a differenza dei coetanei "friulani", sono pochi i giovani che si esprimono in dialetto, alcuni per vergogna, altri perchè avendolo sentito e sentendolo pochissimo, non sono in grado di parlarlo.
L'arroganza del "friulano tipo" che non si sa esprimere in italiano irrita ancor di più; mentre un valligiano non si permetteva e non si permette di parlare in dialetto sloveno con una persona che non conosce o con chi non capisce il dialetto, il friulano vero ritiene che chiunque conosca il friulano, poco importa se quella persona sia di un altra regione o non lo capisca.
Quanti valligiani si sono "piegati" a parlare in friulano pur non essendo nella loro tradizione linguistica? Alcuni lo hanno fatto per non venire chiamati "sclaf" altri per venire incontro al loro interlocutore....
Per fortuna nelle Valli c'è la scuola bilingue che, piaccia o no, garantisce che si tramandi ANCHE la parlata locale che, diversamente da quanto pensano i duri e puri, presenta moltissime analogie con la lingua slovena: se così non fosse tra uno sloveno ed un "natisoniano" sarebbe impossibile capirsi.
Conoscere una, due, tre o più lingue è un aspetto positivo e, a livello mondiale il bilinguismo è la norma: tradotto la percentuale di persone che parla almeno due lingue è molto superiore a quella che ne parla una sola......
Ultima cosa: oggi per molti essere un valligiano o beneciano è motivo di vanto ed orgoglio, non di vergogna.

Scoppia il caso dello sloveno sul gonfalone

Vorrei commentare, ma non ce la faccio........ non ne vale la pena............o forse si commenta da solo con la frase "No money no sloveni" mah..... direi che LAH...scia il tempo che trova

martedì 18 settembre 2012

Passeggiata nei castagneti

Nuovo Piano Regolatore a San Pietro al Natisone

Dopo anni di iter burocratico il nuovo Piano Regolatore del Comune di San Pietro al Natisone approderà in consiglio comunale per la sua approvazione. Considerato che le proposte contenute nel piano hanno fatto nascere parecchie perplessità tra i cittadini, viste le quindici riserve espresse dalla Regione, tra le quali spicca decisamente quella relativa alla variante alla statale 54 ed all'intenzione di realizzare l'ennesimo nuovo ponte sul Natisone; c'è da chiedersi se la scelta di convocare il consiglio venerdì 21 settembre alle 9 di mattina sia una scelta "corretta". Probabilmente saranno pochi i cittadini che potranno partecipare al consiglio comunale, sarebbe stato più utile fissare la data con un più ampio margine di tempo ed un orario alla portata di tutti.
Per questo motivo c'è grande delusione da parte della lista civica di minoranza che vede in questo atteggiamento un tentativo di disincentivare la partecipazione pubblica al consiglio, anche se ritiene che molto probabilmente il nuovo piano non verrà approvato viste le numerose osservazioni e riserve.
Ripensando alle scelte urbanistiche, in particolare la variante alla statale 54 ed annesso nuovo ponte, c'è da chiedersi quali ragionamenti e logica siano state seguite, visto che anche a livello nazionale il governo si sta muovendo verso leggi che tutelano i terreni agricoli limitando cementificazione e nuove edificazioni in nome del recupero del patrimonio esistente. Nel caso specifico stravolgere il tracciato della statale 54 pare una scelta poco azzeccata (anche per i non addetti ai lavori) visto che andrebbe a stravolgere le aree presenti "all'ingresso" di San Pietro e passerebbe (se non ricordo male) nella zona delle scuole con una strepitosa curva a gomito per poi ricollegarsi alla viabilità attuale. Chissà i salti di gioia che farebbero i titolari dei numerosi esercizi commerciali posti proprio sulla statale.....!!!

venerdì 14 settembre 2012

Ma che pubblicità è?

.... e perchè fare tutta questa strada per le sigarette o per la carne? O peggio ancora per andare a giocare ai Casinò con corriere appositamente organizzate?

...


giovedì 13 settembre 2012

Temperature in calo ed alberi in fiore...

Finalmente la pioggia ed un calo deciso delle temperature.....Ma non mi spiego gli alberi in fiore.....!!!!!
Foto del 13-09-2012

lunedì 10 settembre 2012

Primo giorno di scuola per la scuola Bilingue

Oggi inizia un nuovo anno scolastico con i "grandi" dell'asilo che passano alla prima elementare. Gioia, curiosità, emozione e qualche lacrima, ma tutto è filato liscio. 
Anno nuovo dunque e nuovi lavori completati presso la Casa dello Studente, anno nuovo, ma stessa situazione di precarietà ed incertezza. A quanto ne so mancano date certe sull'inizio dei lavori per ristrutturare la vecchia sede, intanto si continuano a spendere soldi per rattoppare, adeguare, sistemare ...... ma ne varrà la pena? Non era meglio ammettere che intervenire in modo deciso sul College sarebbe stato più veloce, pratico, economico?
Qualcuno potrà obiettare che non mi accontento, che sono il solito rompi.......... ma resta il fatto che potremmo fare queste valutazioni solo quando (e se) finiranno i lavori per la sede "ufficiale", sperando che non finiscano prima i soldi....
Come dicevo la situazione è incerta, ma nonostante questo le iscrizioni sono aumentate, fatto molto positivo perchè significa che la Scuola, al di là delle carenze "imposte" (strutturali, di dotazioni, di utilizzo spazi, ecc.), riesce comunque ad offrire un ottimo servizio e ad "attrarre" nuovi iscritti.
In attesa di una sede degna di questo nome, o almeno di conoscerne i tempi , l'attenzione rimarrà alta.....

sabato 8 settembre 2012

TuttoRally


 

Se volete salvarle...

 

 

 

vendo riviste TuttoRally, disponibili tutti i numeri dal  1997 al 2000

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mercoledì 5 settembre 2012

martedì 4 settembre 2012

Silvano Agosti



Planino incontro senza sindaco caso risolto

Nell'ultimo incontro relativo al Planino, molti intervenuti erano dispiaciuti dell'assenza del sindaco ed amministrazione. Niente paura, caso risolto. Il sindaco pare che fosse all'oscuro di tutto: non è stato nè informato, nè invitato, neanche informalmente, nessuno gli ha fatto alcuna telefonata e neppure sapeva che all'incontro avrebbero partecipato due onorevoli ed un consigliere regionale. Pazienza.
C'è da chiedersi come mai la sala fosse piena se "la circostanza non è stata minimamente reclamizzata", altri amministratori del territorio c'erano, non tutti, ma qualcuno c'era.
Purtroppo non si può dire che sarà per la prossima volta visto che il sindaco pare che non sia favorevole a tornare sulla questione e/o ad affrontare altri incontri.

Alpi orientali Mondiale?

Il successo riscosso dal Rally del Friuli ed Alpi Orientali fa ben sperare in ciò che da molti anni gli appassionati sperano, cioè vedere l'Alpi divenire una prova del Campionato Mondiale Rally. Il positivo riscontro ottenuto in termini di pubblico, di piloti iscritti e di complimenti ricevuti per l'organizzazione sono buoni presupposti per mirare al campionato del mondo. 
Considerato il 2013 sarebbe l'ultimo anno in cui si disputa il rally iridato in Sardegna, l'anno successivo ci sarebbe un "buco" in cui potrebbe inserirsi l'Alpi Orientali e secondo Giorgio Croce (patron dell'Alpi orientali), coinvolgendo nell'organizzazione anche Austria e Slovenia la cosa potrebbe andare in porto.
Il raggiungimento di tale obiettivo andrebbe sfruttato al massimo considerata la portata mondiale dell'evento.
Inoltre ci si renderebbe conto che in Italia lo sport non è solo calcio....

lunedì 3 settembre 2012

Planino e valorizzazione turistica


Vista l'assenza della controparte e per maggiore chiarezza è doveroso specificare e puntualizzare alcuni aspetti esaminati e discussi nell'ultimo incontro svoltosi a Tribil Superiore.


La serata è stata aperta dall'arch. Marcon che da anni si occupa di pianificazione territoriale e di valutazione impatto ambientale relativa a piani e/o progetti, per cui conosce molto bene gli argomenti.
Nella sua presentazione l'architetto sottolinea l'unicità delle Valli del Natisone sia dal punto di vista naturale che storico-antropologico.

Accogliendo l'invito rivoltogli dal movimento FreePlanine, ha dato una lettura tecnica critica del documento: "PIANIFICAZIONE DI INTERVENTI COORDINATI PER IL RIPRISTINO, LA VALORIZZAZIONE E LA FRUIZIONE DEL PAESAGGIO DEL COMUNE DI STREGNA" commissionato dal comune di Stregna.
Marcon esprime da subito la sua perplessità in merito a molti aspetti e la sua contrarietà a molte delle scelte di intervento proposte, specificando di aver analizzato gli elementi oggettivi proponendo spunti di riflessione.

1.-Di cosa si tratta?
La delibera definisce il progetto: "documento di pianificazione intermedia atto ad individuare ed articolare cronologicamente le strategie, che si dovranno tramutare in iniziative e azioni concrete" ed ancora "atto di programmazione settoriale ed un progetto quadro riferito ad una seria di proposte di interventi da progettare in dettaglio singolarmente in momenti successivi" ; infine nella delibera di approvazione la giunta lo definisce "studio di fattibilità".
In pratica  è un piano-programma di opere che in base all'analisi del territorio (allargata a tutte le Valli) individua una serie di azioni strategiche in vari settori: ambiente naturale, mobilità, turismo, energia e settore produttivo da cui derivano una serie di interventi descritti e/o illustrati nelle schede allegate. Ogni scheda riporta "gli elementi fondamentali per la redazione dello studio di fattibilità, previsto dala normativa vigente sulla programmazione dei lavori pubblici".
Marcon specifica che non si tratta di uno studio di fattibilità, ma di un piano-programma di opere che potrà venire attuato attraverso i livelli di progettazione: studio di fattibilità, progetto preliminare, progetto definitivo ed esecutivo.

Prima osservazione: assumendo un piano-programma questo deve essere corredato dalla procedura di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) prevista per legge (sia comunitaria che statale).

Seconda osservazione: se invece fosse uno studio di fattibilità, come definito in delibera, non si trovano le necessarie e fondamentali alternative percorribili ed i punti di forza e debolezza che consentirebbero di giungere ad una scelta ragionata sia dal punto di vista economico che da quello ambientale; queste sono le finalità che, per legge, uno studio di fattibilità deve possedere.

In sintesi, in entrambi i casi mancano due elementi fondamentali:
-  analisi e confronto alternative
- valutazione degli impatti ambientali
degli interventi al fine di assicurarsi  che "siano coerenti e contribuiscano alle condizioni per uno sviluppo sostenibile".

2.-Valori del territorio
Il "piano" proposto definisce correttamente come limite la dimensione territoriale del comune di Stregna, quello che preoccupa l'arch. Marcon sono le parole: "la lettura del territorio che è stata effettuata (in questo studio) non ha, naturalmente, pretese di esaustività. Essa è strumentale piuttosto agli obiettivi proposti, e volutamente parziale" ed ancora "il paesaggio naturale...non presenta particolari emergenze o polarità che rappresentino da sole attrattive tali da provocare/giustificare una visita" proseguendo con "per quanto riguarda la mobilità ed accessibilità si rivela la mancanza di tratti stradali non adatti ai mezzi di media grandezza quali gli autocaravan..." tali indicazioni sono, secondo Marcon, così marcatamente strumentali agli interventi proposti che distorcono una visione complessiva dei "valori" del territorio.
In tal modo il "parco" sul Planino diviene la principale (se non unica) attrattiva, a discapito della più ampia valorizzazione turistica delle Valli che riguarderebbe anche la tutela e salvaguardia degli aspetti naturalistici tipici.

L'arch. Marcon prosegue il suo intervento analizzando nello specifico alcune tipologie di intervento proposte e, in sintesi, sottolineando come il Parco:
1. insisterebbe su un ampia area avente un elevato interesse ambientale, occupandone l'habitat ed inserendovi degli ambienti "artificializzati" (giochi d'acqua)
2. escluderebbe l'abitato di Tribil Inferiore e quello che può offrire anche dal punto di vista delle strutture ricettive
3. si focalizzerebbe sulla nuova struttura agrituristica la cui realizzazione costituirebbe un onere per l'ente pubblico rappresentato da oneri di urbanizzazione (acqua, luce, fogne, ecc.) nonchè un "consumo" di suolo a discapito del patrimonio edilizio esistente (non sfruttato)
4. costituirebbe un impatto notevole sulla biodiversità e specificità dei prati 

A parte l'autoesclusione del Parco, ci sono anche aspetti positivi quali: il centro didattico informativo, le aree di sosta con fondo naturale ed il recupero di aree abbandonate al fine di incrementare la superficie prativa.

Dall'impostazione del progetto emerge una visione ridotta delle potenzialità esistenti ed una mancanza di integrazione con altri valori e potenzialità del territorio.

Marcon ha inoltre citato esperienze già condotte o in corso quali: Greennet, Econnect, i Luoghi dell'associazione Dislivelli ed altri.

Concludendo Marcon invita a partire dalla criticità e debolezze delle Valli per un ripensamento complessivo delle risorse. Buona cosa sarebbe la creazione di una CARTA DEI VALORI DELLE VALLI DEL NATISONE una sorta di atlante informativo sui patrimoni e valori esistenti e da tutelare/valorizzare.

Il video dell'intervento dell'arch. Marcon:

  https://vimeo.com/48728583
In seguito la parola è passata alla d.ssa Giulia Testori che ha presentato la propria tesi di laurea riguardante le Valli del Natisone ed i problemi legati al territorio quali: spopolamento, abbandono della montagna e dei terreni coltivati, ecc.

Il lavoro delle d.ssa Testori si è focalizzato sulle possibili strategie per uno sviluppo graduale e sostenibile in particolare l'attenzione si è focalizzata su tre possibilità:

1. Il bosco come principale risorsa. Partendo dal bosco come aspetto negativo in quanto invadente i prati ed i terreni abbandonati, la tesi considera questo fenomeno come una risorsa da sfruttare: dalla produzione di legname per la vendita (attività già presente ma in modo scollegato ad una filiera) alla notevole potenzialità della biomassa legnosa di qualità notevole considerata la bassa umidità del legno in queste zone. Il tutto tramite un disboscamento programmato ed una filiera di vendita.

2. Nuove kamunje: gestione dei beni comuni come capitale sociale della comunità + agricoltura. Reinterpretando in chiave moderna l'antico sistema di gestione del territorio si può valorizzare il patrimonio esistente. In che modo? Innanzitutto attraverso un accorpamento fondiario che ridurrebbe la notevole parcellizzazione del territorio, successivamente attraverso l'acquisizione dei terreni abbandonati da parte dei comuni che potrebbero tutelare e gestire sia la risorsa boschiva che quella agricola nell'ottica di prodotti biologici di qualità. Una simile gestione del territorio oltre a consentirne la valorizzazione, potebbe impiegare manodopera locale, limitando lo spopolamento, mantenere in loco la ricchezza prodotta, venendo incontro alle reali esigenze dei residenti.

3. Nuovi usi degli edifici e spazi pubblici interstiziali. Sulla base di studi concernenti le Alpi (Ass. Dislivelli) la ricerca vuole contribuire a sfatare il mito che vede nella città e nella montagna due realtà diverse, spesso contrapposte e nel turismo l'ancora di salvezza per la montagna. La d.ssa Testori, analizzando e studiando i Piani di Sviluppo Locale, i Piani Interreg e Leader, ecc. si è resa conto che le risorse citate prima (biomasse, filiere, ecc.) vengono analizzate e considerate, ma quando riferite alla zona specifica, gli investimenti stanziati non sono il fine per una vera rivitalizzazione, ma una riconversione volta ad ospitare un attrattiva turistica. Opponendosi a tale principio, la tesi punta ad incentivare le caratteristiche locali, progettando ed inventando alternative basate sui principi della decrescita.

In particolare la tesi ha analizzato e formulato delle strategie prendendo come esempio il comune di Savogna ed alcune razioni in particolare.