martedì 20 settembre 2011

Edilizia scolastica e scuola bilingue San Pietro al Natisone (UD)

Le scuole hanno riaperto le porte da sette giorni ed in rete si legge della disperata situazione in cui versano la maggior parte degli edifici scolastici: classi sovraffollate, edifici in pessime condizioni strutturali ed igieniche, mancanza di autorizzazioni in materia di sicurezza, barriere architettoniche e chi più ne ha più ne metta.
Il quadro che ne esce è davvero desolante.
Paradossalmente nel Comune di San Pietro al Natisone (UD) vi sono due realtà scolastiche statali: una bilingue e l'altra monolingue; gli spazi per quest'ultima risultano sovrabbondanti, mentre quelli per la bilingue risultano molto al di sotto del minimo legale. L'aspetto irritante è che lo spazio c'è (per tutti) ma l'amministrazione comunale vuole penalizzare a tutti i costi la scuola bilingue.
L'opposizione a concedere spazi espressa da sindaco e maggioranza è stata (per fortuna) “cancellata” da un invito “dall'alto” affinchè si trovino e si concedano gli spazi che speravano di negare.
Non dimentichiamo poi che i fondi per ristrutturare la sede della bilingue ci sono (circa 2 milioni di euro) però non c'è nessuna novità riguardo al progredire della progettazione, ai tempi, ecc.
In tutto questo prendere e perdere tempo il sindaco non si rende conto (forse) di quanti soldi in più sono e saranno spesi per “rattoppare” altre sedi, per adeguare classi o parti di edifici, ecc.
Considerata la “leggerezza” con cui viene affrontato il problema della scuola sorgono, inevitabilmente, dubbi sul fatto che i 2 milioni possano bastare, col rischio che ci si trovi un opera incompiuta ed in difficoltà nel reperire i soldi necessari ad ultimarla (o forse è questa la speranza?). Oltre a questo si tenga presente che l'unica proposta “concreta” e immediata è stata quella del comitato genitori che vedevano (e vedono) nella ristrutturazione del College, la soluzione più fattibile, la più economica, la più logica anche in considerazione della posizione dell'immobile; tale progetto non è mai stato realmente considerato e oggi si può dire che il (loro) problema sarebbe l'eccessiva “vicinanza” della bilingue alla scuola monolingue: ci sarebbe il rischio che i bambini delle due scuole potrebbero incontrarsi e giocare assieme con preoccupanti “contaminazioni”.....
Quello che fa rabbrividire è la ossessionante volontà di dividere, di creare ancora barriere tra persone che, tra l'altro, fanno parte della stessa comunità.
Purtroppo  chi non sa parla e critica, senza mettersi nei panni di chi deve sopportare una situazione scolastica tutt'altro che facile.
Una cosa è certa, se tale sorte fosse toccata alla scuola monoligue, le porte della bilingue si sarebbero spalancate.


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