martedì 27 dicembre 2011

Natale e consumi

Notizia Ansa: Natale più povero, giù i consumi -18% rispetto al 2010. Dovrebbe forse essere una notizia inaspettata? O una cattiva notizia? E' ovvio che se si tolgono i soldi ai "consumatori", questi non spendono.
La notizia è sicuramente negativa per chi vende, mentre chi (non) acquista  dovrebbe riflettere sull'aspetto positivo di questi dati. Ci si rende conto di come la "massa" può influenzare l'economia e i consumi anche con piccole rinunce, anche se dovute. Questo può far riflettere su come si possa benissimo fare a meno di spendere per oggetti che già possediamo, che funzionano o che sono ancora in ottimo stato, ma che (a volte) si cambiano perchè "fuori moda". Queste notizie forse hanno lo scopo di allarmare i consumatori, ma se ci pensiamo bene chi è che dovrebbe allarmarsi? Non sarebbe il caso di rivedere certi prezzi? Qualcuno potrà obiettare che anche i commercianti devono vivere: certo, giustissimo, ma ci siamo già dimenticati di come ci si approfittò del cambio lira/euro? Tutti i prodotti o quasi raddoppiarono il prezzo, ma nessuno tirò le orecchie a nessuno e gli stipendi rimasero gli stessi.
E' un pò troppo pretendere di tirare la cinghia, ma consumare di più. Se gli stipendi fossero legati al costo delle vita le cose sarebbero diverse. Ancor più diverse se gli stipendi fossero in linea con quelli dei parlamentari..... 
L'ideale sarebbe rendersi conto che "l'unità fa la forza", che quelli che parlano di crisi non la sentono e se ne fregano, anzi ne approfittano, che sentire politici che parlano di difficoltà economiche dà il voltastomaco: loro sono gli unici dipendenti che decidono il proprio stipendio e se fanno qualche ca....ta non la pagano loro, ma tutti gli italiani. Dicono che non ci sono soldi, ma sui loro conti correnti lo stipendio è garantito.
Possiamo però usare la testa ed informarci in rete e pensare che si può cambiare in meglio basta volerlo.
Buone feste.


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