giovedì 9 giugno 2011

Scuola Bilingue San Pietro al Natisone

martedi 7 giugno 2011
La situazione provvisoria in cui si trova la Scuola Bilingue non accenna nè a cambiare nè a migliorare.
Dall'incontro con sindaco, vice sindaco ed assessore voluto dai genitori è emerso il disinteresse nel risolvere la situazione, si è tentato di cammuffarlo, ma è evidente che c'è interesse a mantenere vivo il disagio che la Scuola sta sopportando da troppo tempo.
La maggior parte dei genitori si aspettavano o perlomeno speravano di avere delle risposte chiare in merito ad un aggiustamento della situazione; tali risposte non sono state date, l'amministrazione ha preso tempo, ma sicuramente non avrà nulla di concreto da proporre.
La discriminazione che viene fatta nei confronti della Scuola Bilingue e di chi la frequenta è VERGOGNOSO e non mi si dica che non c'è diversità di trattamento.
Si vuole dimenticare che la scuola è Statale e che gode degli stessi diritti di altre scuole, ma questo non ha importanza, lo scopo è quello di prolungare il più possibile questo stato di precarietà sperando di intaccare ed indebolire il successo della Scuola.
Si dicono molte falsità quando si parla di volontà di risolvere le cose, di sostegno ai genitori; nulla è stato fatto in tal senso. Il comitato dei Genitori, subito dopo l'ordinanza di sgombero, aveva già proposto una soluzione logica, economica e fattibile: la ristrutturazione della Casa dello Studente (o "College"). Questo progetto non è mai stato preso realmente in considerazione. Ad oggi il sindaco comunica che ci vorranno 11 mesi per il progetto preliminare....(!). Ma ha pensato a mettersi nei panni dei genitori? Ha preso in considerazione la possibilità che per la ristrutturazione dell'edificio di viale Azzida possano essere insufficienti i soldi stanziati e possano mancare gli spazi necessari per legge? Ha pensato che l'ubicazione di questo immobile non è delle migliori? Ha preventivato il costo per lo smaltimento della copertura in amianto?
Sono alcuni degli interrogativi che ci si deve porre prima di decidere che quella sia l'unica soluzione possibile.
Nel corso dell'incontro si è parlato di "integrazione", è stata letta la risposta data dal ministro Gelmini ad un quesito posto in merito nel quale lo stesso ministro invita TUTTI ad un sacrificio fino ad una positiva risoluzione della situazione.
Il sindaco come intende attuare questa integrazione tra due scuole presenti sullo stesso territorio? Allontanando la sede della Bilingue dal centro studi?
Concludo dicendo che molti genitori non possono più sopportare in silenzio questo stato di cose e che, probabilmente, le manifestazioni a sostegno della scuola saranno molto più frequenti.
Ricordo a tutti coloro che si sentono scoraggiati, delusi o demotivati che la Scuola ha sempre dovuto lottare fin dalla sua nascita, ma ha sempre superato gli ostacoli grazie alla tanto invidiata "compattezza" ed unità tra docenti, non docenti, genitori e sostenitori. La Scuola Bilingue e la sua forza si basano su questo aspetto.
Non sono i muri che fanno la Scuola e perciò non potranno demolirla.

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