martedì 30 luglio 2013

Elettrodotto Okroglo-Udine ovest

A San Pietro al Natisone venerdi 26/7/2013 si è svolto un interessante incontro organizzato dal Comitato per la vita del Friuli rurale.
Il presidente del Comitato Aldevis Tibaldi con concetti semplici e chiari e con un linguaggio diretto ha illustrato la situazione ed il modo di operare della Terna (la società che realizza elettrodotti) che dovrebbe realizzare il discusso elettrodotto Okroglo-Udine ovest.
Il rischio che incombe sulle Valli è grave così come il fatto di non parlarne abbastanza.
L'arch. prof. Roberto Pirzio Biroli con grande "carica" e carisma ha invitato a riflettere sui danni incalcolabili che tale opera provocherebbe, deturpando irrimediabilmente la bellezza del territorio valligiano e dando la cosiddetta mazzata finale alla situazione demografica valligiana. Fra le parole di Pirzio Biroli un forte invito a difendere a tutti i costi e con ogni mezzo il territorio e le bellezze naturalistiche e culturali che possiede.
Per ora il progetto non è ancora "concretizzato" su carta, ma questo non significa che la Terna vi abbia rinunciato. Infatti a detta di Tibaldi, la società, per raggiungere l'obiettivo utilizza i mezzi ed i metodi più disparati, passando sopra tutto e tutti, infischiandosene della salute delle persone e dell'ambiente.
Il fatto che non si senta parlare dell'elettrodotto, non significa che il progetto sia stato abbandonato è solo stato accantonato e messo "in attesa".
Durante la serata è stato evidenziato come in altri progetti e realizzazioni, la Terna sia stata invitata ad optare per la realizzazione di elettrodotti interrati, soprattutto nei casi in cui era possibile sfruttare opere di realizzazione o ampliamento di autostrade o superstrade. La risposta negativa è stata giustificata asserendo che il costo sarebbe di 20 volte superiore rispetto ad un elettrodotto aereo. Niente di più falso. Il Comitato, ha voluto vederci chiaro ed ha interpellato una ditta tedesca di fama mondiale che produce cavi elettrici e realizza elettrodotti interrati sin dal 1800 circa; questa ha ammesso il costo superiore, ma la differenza è di 2,6-2,9 volte quello aereo.. Di contro quello interrato ha costi di manutenzione inferiore del 50% e non vi sono le grosse perdite di energia tipiche di quello aereo.
Nel caso specifico delle Valli, considerato il tipo di territorio ed il fatto che grazie anche alle fonti alternative, vi è una produzione elettrica di molto superiore al necessario (con notevole spreco nelle ore di massima produzione...) la realizzazione di un opera simile è totalmente inutile e senza senso.
Una nota positiva deriva dal fatto che la contrarietà a tale scempio è "trasversale", sostenuta quindi da tutti i sindaci, indipendentemente dall'orientamento politico oltre ad essere osteggiata fortemente anche nella vicina Slovenia.
Per quanto riguarda "l'impatto" visivo i tralicci avrebbero un altezza di 70-80 metri e sarebbero posti ad una distanza di 450 metri l'uno dall'altro......
Se fosse realizzato, la tratta terminerebbe nella campagna di Udine ovest, che senso avrebbe? In apparenza nessuno, ma si pensa che sarebbe solo un primo tassello a cui seguirebbero altri.
Questo sta ad indicare che nessuno Comune  e nessun sindaco può lavarsene le mani, se non altro per sostenere e supportare quelli direttamente interessati.
E' quantomai opportuno tenere sotto controllo tutte le "mosse" e notizie in merito, informarsi a dovere e fare qualsiasi cosa per difendere il territorio delle Valli, del Friuli ed il diritto di viverci senza l'oppressione di cavi ad alta tensione e dannosi campi magnetici.

Alcune informazioni emerse nel corso della serata:
- la Terna spa è una società privata
- gli elettrodotti vengono "pagati" coi soldi delle bollette
- da 25 anni in Italia manca un piano energetico nazionale
- l'elettrodotto dovrebbe "servire" il raddoppio della centrale nucleare di Krsko
- in Friuli si produce molta più energia di quella che si consuma

2 commenti:

  1. Olter a tutte le condivisibili osservazioni sull'utilità, in un periodo di contrazione dei consumi, vorrei evidenziare l'aspetto più inquietante che ci arriva dall'infelice espressione di Tondo, il "raddoppio di Krsko": imlicherebbe problemi ancora più critici di smog elettromagnetico e paesaggistici.

    Note a margine: ad Udine Ovest (Bressa) c'è una centrale di teleconduzione piuttosto importante che smista l'energia in Friuli.

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    1. Nell'incontro è stato tirato in "ballo" anche Tondo e riconsciute le sue doti di ristoratore e le lacune in campo di elettrodotti...

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